Anno liturgico C (2024-2025) – Solennità e feste – Battesimo del Signore – (12 gennaio 2025)

L’evento del battesimo al Giordano svela la singolarità della bontà di Dio nei nostri confronti. Quando la voce proclama: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento” è come fotografasse la verità dell’amore di Dio per noi. Il compiacimento si riferisce al fatto che il Figlio di Dio ha lasciato la sua gloria divina per assumere la forma di servo in modo che nel suo agire potesse risplendere in tutta infinità e assolutezza solo l’amore. Il Padre è compiaciuto del fatto che il Figlio rinuncia a qualsiasi titolo di gloria per poter essere testimone dell’amore suo per noi. Lui, l’Innocente, l’Agnello che toglie i peccati del mondo, si è messo in fila con i peccatori. Lui non ha bisogno del battesimo, eppure è venuto a farsi battezzare. È venuto per celebrare il suo sposalizio: nella sua umanità oramai è lavata tutta l’umanità, che può stare unita a lui e godere, come lui, di quello Spirito che come colomba si posa sul suo capo, capo del suo corpo che siamo noi.