Ott 11, 2010 | vita spirituale
Documenti – Vita spirituale – Parole chiavi della vita spirituale oggi – 4. Umiltà/letizia – (11 ottobre 2010)
Con la parabola degli invitati a nozze (cfr. Lc 14,7-11), Gesù illustra la condizione dell’uomo davanti a Dio: l’uomo è invitato alla tavola del suo Signore! Scegliere l’ultimo posto non è questione di furbizia, ma dipende dalla coscienza della dignità dell’invito. Più l’uomo ha il senso della grandezza del mistero del Regno dei cieli e più si sente piccolo; più si sente piccolo e più è esaltato Colui che l’invita. Più si fa grande e più vuol dire che si pone nel confronto con gli altri invitati, cioè non gli importa nulla di Colui che l’ha invitato. Si serve dell’invito per farsi bello davanti agli altri convitati.
Quarto di quattro brevi articoli sul tema: “Parole chiavi della vita spirituale oggi”, per la rivista “In caritate Christi”, delle Suore Elisabettine di Padova, anno 2010.
Set 5, 2009 | vita spirituale
Documenti – Vita spirituale – Vita consacrata e pastorale della santità – (5 settembre 2009)
Coscienza dell’universale vocazione alla santità nella chiesa, ma messa in sordina dello stesso ideale di santità; la comune responsabilità di tutti i credenti nei confronti della missione della chiesa e sbiadimento dell’identità della vita consacrata.
Intervento di p. Elia Citterio presso la Parrocchia del SS. Salvatore a Nuova Olonio.
Lug 1, 2009 | vita spirituale
Documenti – Vita spirituale – Amore alla cultura e desiderio di Dio – (1 luglio 2009)
“Qual è la ragion d’essere dell’esperienza monastica?”, Jean Leclercq rispondeva: “La vita monastica è un affare d’amore fra l’uomo e Cristo, nello spirito di Dio. Tutto il resto sono sottoprodotti” e aggiungeva che era la preghiera a rendere necessaria la cultura.
Articolo di p. Elia Citterio apparso su “CONSACRAZIONE E SERVIZIO”, settembre 2009, n. 9, 65-71.
Mag 23, 2009 | chiese d'oriente, vita spirituale
Documenti – Chiese d’Oriente – La preghiera e la pratica della preghiera. A proposito di alcuni autori esicasti minori – (23 maggio 2009)
Commentando il passo scritturistico: “Un tempo per tacere e un tempo per parlare” (Qoelet 3,7), Callisto Angelicude scrive: “ [quando l’intelletto] vede intorno a sé divisione, allora è tempo di parlare; parlare però di cose degne di condurre al silenzio”. A tutte le dissertazioni di oggi, vorrei aggiungere una riflessione da monaco partendo dalla costatazione che la nostra mente si sparpaglia necessariamente in tanti pensieri e conoscenze, ma aspira a quell’unità che solo un silenzio contemplante può saziare di fronte al mistero di Dio. Il senso delle nostre parole non può che essere quello di condurre al silenzio.
Convegno a Roma, 23 maggio 2009. IL MONACHESIMO DELLA SANTA MONTAGNA FRA SPIRITUALITA’ E STORIA. DA SANT’ATANASIO ALLA CADUTA DI COSTANTINOPOLI.
Mar 10, 2009 | vita spirituale
Documenti – Vita spirituale – Chiesa, Parola di Dio – (10 marzo 2009)
Ciò che intendo illustrare è un aspetto della corrispondenza chiesa/parola di Dio. Parto dall’assunto che la rivelazione di Dio, che costituisce il grande annuncio della nostra fede, la ‘buona notizia’ per il mondo, si riassume in questo: “Dio ha perdonato a voi in Cristo” (Ef 4,32). Letteralmente: “Dio ha fatto grazia di Sé a voi in Cristo”. Articolo di Elia Citterio, in “Consacrazione e servizio”, 1/2009, pp. 65-68.
Mar 10, 2009 | vita spirituale
Documenti – Vita spirituale – La vita nuova in Cristo – (10 marzo 2009)
Quando Gesù domanda: “Ma voi, chi dite che io sia?” (Mt 16,15; Mc 8,23; Lc 9,20), i discepoli possono rispondere in verità? Avevano seguito Gesù, vivevano con lui già da tempo, l’avevano sentito parlare e visto agire, l’avevano riconosciuto come l’Inviato di Dio. Pietro lo confessa a nome di tutti: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16,16). Possono però già sapere quello che confessano? Il seguito del racconto pare negarlo… La difficoltà di comprensione da parte dell’uomo si trova ben descritta nel lungo discorso eucaristico di Gv 6… tutta la difficoltà per l’uomo deriva proprio dal fatto che, invece di accogliere la grazia, ne vuole una a sua misura. I Padri radicano la dinamica dell’intelligenza delle Scritture proprio nella tensione che spinge sempre a progredire incessantemente per diventare solidali della carità di Dio per il mondo, segno della sua santità.
Contributo di Elia Citterio, in AA.VV., “Ma voi chi dite che io sia? Sguardi sul mistero di Cristo” (a cura di N. Valentini), Milano 2009, Paoline editoriale libri, pp. 106-133.