XXII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XXII Domenica – (28 agosto 2016)

Gesù è invitato a pranzo dopo la preghiera in sinagoga nel giorno di sabato da una persona altolocata. Era consuetudine invitare a casa a pranzo dopo il servizio in sinagoga i rabbi famosi. Gli invitati sono tutte persone ragguardevoli, farisei e dottori della legge, che stanno ad osservare cosa dice e cosa fa quel rabbi. Non necessariamente in modo ostile.

XXI Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XXI Domenica – (21 agosto 2016)

La liturgia di oggi orienta gli sguardi sulla estensione della salvezza a tutti i popoli: “Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria” (Is 66,18); “Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio” (Lc 13,29). La deduzione però non è del tipo: bene, posso stare tranquillo, mi salverò anch’io! Ho perfino conosciuto il Signore, mi sono perfino cibato del suo Corpo e del suo Sangue! Se si salvano anche quelli che non l’hanno conosciuto, io, che l’ho conosciuto, a maggior ragione!

XX Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XX Domenica – (14 agosto 2016)

Gesù sta svelando quello che lo agita dentro: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!” (Lc 12,49-50). Quello Spirito, che riposa su di lui (battesimo al Giordano), lo vuole effondere su tutti (sul Calvario, dalla croce) perché tutti, conoscendo il suo segreto, possano conoscere l’amore del Padre e costituirsi come l’unica famiglia di Dio.

XIX Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XIX Domenica – (7 agosto 2016)

Il brano evangelico di oggi illustra il mistero della grandezza divina del servizio, rivelazione tipicamente evangelica: “Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli”. Ecco l’immagine di fondo che l’uomo non avrebbe potuto inventarsi e che riassume invece il senso della persona e dell’agire di Gesù: Dio si mette a servizio e in servizio degli uomini!

XVIII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XVIII Domenica – (31 luglio 2016)

[…] chi confida nelle cose si percepisce eterno e l’ansietà rispetto ai beni della vita, con l’affanno per il cuore che porta, rivela la coda di paglia di un uomo di poca fede. Anche Gesù lo rimarca chiaramente e la risposta a quell’ansietà che divora e prostra il mondo si trova nelle parole riportate poco dopo il brano di oggi: “Cercate piuttosto il suo regno e queste cose vi saranno date in aggiunta” (Lc 12,31). Gesù l’aveva apertamente dichiarato: “Voi valete più di molti passeri” (v. 7); “quanto più degli uccelli valete voi” (v. 24), che pure Dio nutre; “quanto più farà per voi, gente di poca fede” (v. 28), se Dio si premura di vestire così splendidamente l’erba nel campo! L’illusione deriva dallo spostare la confidenza da Dio alle cose, con l’aggravante che l’affanno per le cose impedisce la solidarietà con i fratelli.

XVII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XVII Domenica – (24 luglio 2016)

Quando Gesù risponde apre come una finestra sul suo mondo interiore e contemporaneamente la apre sul nostro mondo interiore. Se Gesù insegna il Padre nostro, vuol dire che ciò che rendeva singolare la sua preghiera era l’intensità di intimità con quel Padre di cui custodiva i comandamenti, di cui annunciava la prossimità, di cui svelava il volto, di cui mostrava la verità nell’amore all’uomo e di cui suscitava la nostalgia in questo mondo.