II Domenica – T.Q.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo di Quaresima – II Domenica – (21 febbraio 2016)

Luca fa seguire il racconto della trasfigurazione all’annuncio della passione (“Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”, Lc 9,22). Come la Chiesa accompagna i fedeli nel duro cammino quaresimale con la sosta sul monte, per riempire gli occhi dei fedeli con la visione della gloria del Signore e predisporli alla visione del Signore crocifisso.

I Domenica – T.Q.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo di Quaresima – I Domenica – (14 febbraio 2016)

La questione essenziale potrebbe essere così espressa: essere figli di Dio comporta qualche titolo di pretesa? La drammaticità di tale questione risalta in tutta la sua intensità proprio nel brano delle tentazioni di Gesù. Il vangelo di Luca introduce questo evento con l’annotazione: “Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo” (Lc 4,1-2). Ai nostri occhi pare assurdo il collegamento tra la pienezza dello Spirito Santo e l’essere tentato. Come se lo zelo per il Signore che muove Gesù nel suo compito messianico potesse risultare equivoco.

Mercoledì delle Ceneri

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo di Quaresima – Mercoledì delle Ceneri – (10 febbraio 2016)

Qual è il senso dell’austero rito delle ceneri? Certamente ognuno di noi tende a sentirsi e a comportarsi come immortale e che ci venga ricordato in qualche occasione che la realtà non segue i nostri sogni non è male. Ma il significato del rito è altro.

V Domenica – T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – V Domenica – (7 febbraio 2016)

Se il vangelo di Matteo riporta la chiamata dei primi apostoli, tutti pescatori, con l’invito: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini” (Mt 4,19), Luca si premura di indicare la circostanza in cui tale chiamata avviene. Pietro e i suoi compagni già conoscevano Gesù, lo ritenevano ‘il Maestro’, ma continuavano a fare la loro vita di sempre. In questa occasione succede qualcosa di assolutamente straordinario.

IV Domenica – T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – IV Domenica – (31 gennaio 2016)

Quando si proclama il vangelo nella liturgia si incomincia sempre con l’espressione: ‘In quel tempo’. Non ci si vuole riferire a un punto particolare della storia di Gesù, come a un dato di cronaca del passato, ma si allude alla sua valenza attuale, a un tempo nel quale anche il nostro particolare tempo storico di oggi è collocato. Siamo resi contemporanei alla vicenda di Gesù. La parola che ascoltiamo è per noi, è pronunciata ora, custodisce tutta la sua potenza di salvezza nell’attualità del tempo in cui viviamo, se l’accogliamo.

III Domenica – T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – III Domenica – (24 gennaio 2016)

Con il battesimo al Giordano Gesù è pieno di Spirito Santo, subito dopo viene spinto dallo Spirito nel deserto per esservi tentato e ritorna in Galilea con la potenza dello Spirito. Gesù si presenta come colui che, avendo vinto il maligno, avendo cioè accettato di condursi come Messia secondo i segreti di Dio, può applicarsi la profezia di Isaia che esprimeva tutta la benevolenza di Dio per il popolo.