Dic 24, 2023 | Solennità e feste 2023-2024, Tempo Natale 2023-2024
Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo di Natale – Natale del Signore – (25 dicembre 2023)
Il Bambino, contemplato nella mangiatoia, compie finalmente le promesse di Dio. La genealogia di Matteo, all’inizio del suo vangelo, vuol proprio dire questo: Gesù, il Messia annunciato della discendenza di Davide, risale ad Abramo, con cui inizia la storia sacra di Dio col popolo d’Israele. Lui realizza le profezie, Lui compie le promesse. Leggendo però la genealogia nel vangelo di Luca, posta dopo il battesimo di Gesù al Giordano, quando il cielo si apre e si ode la voce del Padre: “Questi è il Figlio mio, l’amato …”, allora il significato muta. Il Bambino è Colui sul quale il Padre dice: ‘Questi è il mio Figlio amatissimo, in lui mi sono compiaciuto, in lui riposa il mio amore e in lui mi riposo’. In effetti il cielo si apre su di lui e passa per lui (Gesù dirà: ‘io sono la porta…’) in modo che chi entra per lui arriva al principio della sua genealogia umana e la sorpassa, collegandola al mistero che la origina.
Dic 7, 2023 | Solennità e feste 2023-2024
Anno liturgico B (2023-2024) – Solennità e feste – Immacolata – (8 dicembre 2023)
“Gli occhi da Dio diletti e venerati …”. Un modo insolito di considerare il mistero della bellezza dell’uomo che si specchia nella bellezza di Dio. Anche Dio è rapito dallo splendore dello sguardo della Vergine tanto è puro e sconfinato, specchio limpidissimo dell’amore di Dio per lei e per tutta l’umanità. Sì, perché la bellezza della Vergine è in funzione della bellezza, resa visibile, del Figlio Unigenito, nostro Salvatore, il cui amore per noi lo renderà disposto a perdere ogni ‘bellezza d’uomo’ per ridare a noi quella bellezza che attira il suo sguardo. In questo sguardo di Dio su di lei si concentra tutto il senso della sua intercessione allo scopo di ottenerci la suprema benedizione, che si risolve nel voler vedere Dio, vedere il volto di Dio che risplende su di noi, Gesù Signore.
La benedizione di cui parla san Paolo ha raggiunto l’umanità della Vergine in modo così singolare da renderla tanto ‘umanamente piena’ da essere degna dimora per il Figlio.