III Domenica T.Q.

Anno liturgico B (2020-2021) – Tempo di Quaresima – III Domenica – (7 marzo 2021)

Quando il salmo responsoriale descrive la natura dei comandamenti di Dio in termini di limpidezza e luminosità partecipandoci la santità di Dio, che è splendore di amore per noi, allude proprio all’opera di Gesù. Potremmo domandarci: da dove deriva alla parola di Dio quella radicale limpidezza e luminosità, che l’umanità di Gesù mostra in tutto il suo splendore? Dal fatto che, come riporta s. Paolo a proposito di Gesù, quella parola è scevra di ogni riferimento alla potenza e alla sapienza del mondo: “noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini” (1Cor 1,22-25).

II Domenica T.Q.

Anno liturgico B (2020-2021) – Tempo di Quaresima – II Domenica – (28 febbraio 2021)

Gesù era appena stato riconosciuto da Pietro come Figlio di Dio, ma contemporaneamente aveva svelato il suo esito messianico, che cioè avrebbe dovuto soffrire molto, essere ucciso e risuscitare. Non solo, ma aveva ricordato ai discepoli che, se quella era la via del Maestro, non si immaginassero di seguire un’altra via: “Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce…”. I discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni sono gli stessi che vedranno di Gesù il volto sanguinante, teso e stravolto dalla sofferenza, al Getsemani.
I discepoli hanno visto il volto trasfigurato di Gesù sul Tabor perché imparassero a riconoscerlo nella sofferenza della passione, quando hanno dovuto rimirare non l’oltre, ma come l’al di qua della figura, non il volto trasfigurato, ma il volto sfigurato. I vangeli e la tradizione tengono collegate le due esperienze.

I Domenica T.Q.

Anno liturgico B (2020-2021) – Tempo di Quaresima – I Domenica – (21 febbraio 2021)

Vittorioso sul diavolo, Gesù inizia la sua ‘evangelizzazione’: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15). Se leggiamo in parallelo i vangeli sinottici, ci accorgiamo che di queste quattro espressioni che definiscono l’annuncio di Gesù, due sono singolari di Marco: “il tempo è compiuto”, “credete al vangelo”. Il vangelo di Marco inizia così: “Inizio del vangelo di Gesù” (Mc 1,1). Mettere in bocca a Gesù, come prima parola di annuncio, ‘il tempo è compiuto’ e ‘credete al vangelo’, significa orientare il lettore all’insieme del vangelo, che è costituito dalla persona stessa di Gesù. Ma qual è il vangelo annunziato da Gesù se non la rivelazione dello splendore dell’amore del Padre per gli uomini?

Mercoledì delle Ceneri

Anno liturgico B (2020-2021) – Tempo di Quaresima – Mercoledì delle Ceneri – (17 febbraio 2021)

Il termine contrito, dal latino ‘conterere’, allude al rendere polvere il cuore. E quando il cuore è ridotto in polvere? Quando subiamo afflizioni o un’offesa o un’ingiustizia, quando subiamo una prova, senza ribellarci o adirarci. È reso polvere quando non ha più diritti da avanzare, da rivendicare. Allora, come polvere della terra, può essere consegnato a Dio perché lo plasmi di nuovo, perché lo renda capace di sentimenti nuovi, più umani e divini allo stesso tempo. Sarebbe il senso appunto della penitenza quaresimale: riconsegnare il nostro cuore a Dio perché possa essere di nuovo modellato da Lui. La verità da scoprire è quella di un cuore che si ritrova con nuove energie per vivere l’avventura della vita, solidali e attenti ai nostri fratelli, e trovare la gioia che cerca, nonostante i tormenti che incontra.

VI Domenica T.O.

Anno liturgico B (2020-2021) – Tempo Ordinario – VI Domenica (14 febbraio 2021)

[…] guarire dalla lebbra vuol dire allora ricevere la rivelazione che è giunto a noi il regno di Dio, vuol dire che possiamo tornare a non avere paura di Dio e del prossimo, vuol dire ritornare a vivere in umiltà e mitezza, in libertà e gratuità, toccati da Dio. Così, la vita santa, quella in rapporto alla santità di Dio goduto nel suo desiderio di comunione con noi, non è più definita secondo i termini della legge. La discriminante tra santo e non santo si sposta e i confini sono radicalmente cambiati perché Dio si è fatto prossimo a noi nella sua compassione. Il nesso guarigione/purificazione, da leggere in rapporto alla beatitudine: “beati i puri di cuore perché vedranno Dio”, acquista la luminosità della tenerezza di Dio che libera e ci rende capaci a nostra volta di tenerezza luminosa per l’uomo.

V Domenica T.O.

Anno liturgico B (2020-2021) – Tempo Ordinario – V Domenica (7 febbraio 2021)

La preghiera di Gesù non ha forse a che fare con il desiderio di comunione con gli uomini da parte di Dio prima ancora che essere espressione del desiderio degli uomini di stare in compagnia di Dio? Se gli uomini non percepissero l’eco di quel desiderio di Dio, potrebbero mai pregare davvero? Potrebbero mai essere solidali con i loro fratelli e farsi raggiungere dal Suo amore tanto da essere rinnovati totalmente? Il fatto che Gesù si ritiri da solo a pregare esprime proprio l’immensità del desiderio di Dio per l’uomo e quando i discepoli gli annunciano che lo cercano, non torna ma va altrove perché tutti deve raggiungere.