Nov 23, 2018 | Solennità e feste 2017-2018, Tempo Ordinario 2017-2018
Anno liturgico B (2017-2018) – Tempo Ordinario – XXXIV Domenica – Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo (25 novembre 2018)
Sebbene l’immagine del re richiami la signoria universale di Gesù e il suo ruolo di Giudice alla fine dei tempi, la liturgia sceglie come icona della regalità il brano del processo davanti a Ponzio Pilato e ai capi dei giudei, dove il potere religioso e il potere politico rivelano la loro inconsistenza rispetto alla verità.
Nov 2, 2018 | Solennità e feste 2017-2018
Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Commemorazione di tutti i fedeli defunti – (2 novembre 2018)
Fare memoria dei nostri defunti significa alludere a quella forza unificante di Dio che ci raccoglie alla mensa del suo amore, dove tutti siamo invitati. Significa fondare la nostra speranza nel suo amore salvatore e misericordioso, oltre il dolore della separazione. La liturgia di oggi suscita un grande senso di solidarietà umana. Non si tratta solo di tenere viva la memoria dei propri cari, ma di fare esperienza di una solidarietà in umanità che gli affetti sanno custodire. È qualcosa che rivela la percezione di una realtà misteriosa, ma potente, coinvolgente, insopprimibile. La radice la ravviso nel brano del giudizio finale narrato da Matteo, il medesimo brano che viene proclamato anche nella solennità di tutti i santi.
Ott 30, 2018 | Solennità e feste 2017-2018
Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Tutti i Santi – (1° novembre 2018)
Le preghiere e le letture di oggi mostrano in cosa consiste la gioia della santità: godere dello splendore dell’amore di Dio per noi. E tutti gli sguardi si accentrano sulla figura dell’Agnello glorioso e immolato ‘fin dalla fondazione del mondo’ (Ap 13,8). Il mondo è uscito dall’amore di Dio, di esso è intessuto e percorso, di esso parla, ma quanta tenebra ne impedisce la visione!
Ago 14, 2018 | Solennità e feste 2017-2018
Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Assunzione della Beata Vergine Maria – (15 agosto 2018)
Un bellissimo tropario della liturgia bizantina canta: “Nella tua maternità hai conservato la verginità, nella tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; hai raggiunto la sorgente della Vita, tu che hai concepito il Dio vivente e che con le tue preghiere libererai le nostre anime dalla morte”. Cosa proclamiamo nella festa di oggi riguardo alla Madre di Dio? Che è stata assunta alla gloria celeste col suo corpo e con la sua anima e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, partecipando in modo singolare alla risurrezione del suo Figlio e anticipando quella che sarà la risurrezione di noi tutti.
Giu 22, 2018 | Solennità e feste 2017-2018
Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Natività di San Giovanni Battista – (24 giugno 2018)
Spiegano i Padri che il nome Giovanni significa ‘il Signore fa grazia’: indica il dono fatto ai genitori con questa nascita; il dono dello Spirito che riempie Giovanni fin dal seno della madre; il dono accordato ai figli di Israele di essere ricondotti al Signore loro Dio tramite la sua predicazione; il dono della grazia fatto al mondo intero tenendo conto che in Giovanni usciamo dal cerchio della semplice discendenza carnale di Abramo ed entriamo in quello che la Promessa aveva di universale.
Giu 1, 2018 | Solennità e feste 2017-2018
Anno liturgico B (2017-2018) – Solennità e feste – Corpus Domini – (3 giugno 2018)
[…] l’espressione singolare con cui il libro dell’Esodo riporta la volontà del popolo (“Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto”, Es 25,7), è stata interpretata dalla Tradizione come la norma di intelligenza delle Scritture e della crescita spirituale: metto in pratica e comprendo, faccio e ascolto (ascolto, cioè, l’ispirazione interiore del comandamento, impossibile da cogliere senza la disponibilità a praticarlo, per la fiducia in Colui la cui promessa di vita è iscritta nella parola che mi rivolge). Quella alleanza sinaitica, che si compie definitivamente nella nuova alleanza, spiegata dalla seconda lettura tratta dalla lettera agli Ebrei, è sigillata nel sangue di Gesù.