VI Domenica T.O.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo Ordinario – VI Domenica (16 febbraio 2020)

[…] la ‘giustizia superiore’ alla quale Gesù invita i suoi discepoli non si riferisce ad opere diverse da quelle comandate in precedenza, come esistesse un’opera maggiore rispetto a quelle di prima, ma alla capacità di percezione e alla fedeltà all’intenzione segreta di Dio a cui le opere richieste rimandano. Il ‘compimento’ di cui parla Gesù non allude all’aggiunta di qualcosa, ma alla radicalità dell’esperienza che rimanda direttamente a Dio e alla sua rivelazione. Il compimento di Gesù, che risalterà in tutto il suo splendore con la sua passione e morte, mostra la profondità di provenienza dei comandamenti e la bellezza della promessa di Dio racchiusa nei comandamenti […]

V Domenica T.O.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo Ordinario – V Domenica (9 febbraio 2020)

Nella Scrittura si conosce l’espressione ‘alleanza di sale’ (Nm 18,19 e 2Cr 13,5) per indicare la perpetuità dell’alleanza di Dio con gli uomini. Applicata ai discepoli l’immagine significa che i discepoli sono chiamati a conservare e a rendere saporito il mondo nella sua alleanza con Dio. Da notare che se il sale dà sapore alle cose, le cose non possono dare sapore al sale. Il che significa ancora: i discepoli sono chiamati a permeare il mondo con la sapienza del vangelo, ma non servono a nulla se il mondo permea loro con la sua sapienza.

Presentazione del Signore

Anno liturgico A (2019-2020) – Solennità e feste – Presentazione del Signore – (2 febbraio 2020)

Avere in comune sangue e carne è la condizione propria dei fratelli in una famiglia, dove la difesa dell’uno si gioca fino al dono della propria vita per l’altro. Gesù ha assunto radicalmente questa disposizione dell’amore fraterno nella sua autenticità e l’autore della lettera agli Ebrei la definisce come la capacità di soffrire personalmente. La cosa strana è che Gesù soffre personalmente nel suo essere sangue e carne per ridurre all’impotenza colui che è alla radice di ogni sofferenza, colui che è la causa della sofferenza per i propri fratelli. Non viene detto che Gesù distrugge il diavolo, ma che lo rende impotente, che lo svuota della sua capacità di fare danno.

III Domenica T.O.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo Ordinario – III Domenica (26 gennaio 2020)

L’intimità con Dio comporta sempre una buona dose di sana angoscia per i propri fratelli e per questo non sta mai ferma: fin dove c’è un uomo, fin dove c’è un livello di umanità non ancora aperto alla grazia dell’incontro, fin dove c’è una malattia da curare, l’apostolo, come Gesù, non si dà pace. Più profonda è la pace che viene dalla grazia dell’incontro, meno pace si dà finché tutti i fratelli possano godere della stessa grazia. Il senso del guarire ogni sorta di malattie e di infermità da parte di Gesù in missione, come avverrà per gli apostoli inviati in missione (imporranno le mani ai malati e questi guariranno, Mc 16,18), è proprio questo: condividere la misericordia di Dio per l’umanità.

II Domenica T.O.

Anno liturgico A (2019-2020) – Tempo Ordinario – II Domenica (19 gennaio 2020)

Quando il Battista vede venire verso di lui Gesù all’indomani del suo battesimo esclama: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo”. Gesù toglie nel senso che prende su di sé il peccato del mondo, ma non lo toglie dal mondo. Il mondo sarà sempre lì a testimoniare la sua contrarietà al volere di Dio, all’agire di Dio, nella storia e nel cuore degli uomini. Ma chi aderirà a Gesù, chi lo seguirà, chi si farà guidare dallo Spirito di cui lui è ripieno, non subirà danno dal male che imperversa in questo mondo. Come è stato per lui. Proprio quando il male si è come concentrato su di lui per distoglierlo dal suo segreto, proprio allora lui l’ha vinto con la sua assoluta fedeltà all’amore per noi […]

Battesimo del Signore

Anno liturgico A (2019-2020) – Solennità e feste – Battesimo del Signore – (12 gennaio 2020)

Il battesimo di Gesù al Giordano è celebrato nell’ottica natalizia, come una manifestazione di Gesù. Un’antifona della festa dell’Epifania riassume così il mistero celebrato: “Oggi la Chiesa, lavata dalla colpa nel fiume Giordano, si unisce a Cristo, suo Sposo; accorrono i magi con doni alle nozze regali e l’acqua cambiata in vino rallegra la mensa”. Un tropario della liturgia bizantina canta: “Ti sei manifestato al mondo, tu che hai fatto il mondo, per illuminare quanti siedono nelle tenebre. O amico degli uomini, gloria a te”. L’invocazione “o amico degli uomini” comporta tutta la risonanza dell’intimità di un rapporto, come nel Cantico dei cantici l’amata è chiamata amica. Si tratta dell’immagine di fondo del mistero di Dio che si rivela all’uomo […]