XV Domenica T.O.

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo Ordinario – XV Domenica – (16 luglio 2017)

La parola è paragonata all’acqua, che sembra scomparire nella terra, in realtà la feconda. […] È quella parola, che ha l’efficacia dell’acqua che feconda la terra, ad essere seminata nei cuori degli uomini; è la parola che rivela i misteri del Regno in chi l’accoglie. Da notare che la parabola del seminatore è preceduta dalla solenne dichiarazione di Gesù: “Poi tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: ‘Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre” (Mt 12,48-50). E subito segue la parabola del seminatore. Possiamo comprendere: accogliere la parola significa diventare familiari di Dio, condividere i suoi segreti, diventare eredi del Regno del Padre.

XIV Domenica T.O.

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo Ordinario – XIV Domenica – (9 luglio 2017)

La liturgia di oggi può essere letta come una rivelazione del Nome di Dio. L’antica richiesta di Mosè: “Mostrami la tua gloria” (Es 33,18), esigita a conferma della promessa di Dio di non ripudiare il popolo dopo il peccato del vitello d’oro, di stare ancora in mezzo al popolo, di guidarlo verso la terra promessa, trova un’ulteriore soddisfazione. Sul Sinai, non potendo vedere il volto di Dio, Mosè ascolta la proclamazione del Nome di Dio: “Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà” (Es 34,6).

XIII Domenica T.O.

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo Ordinario – XIII Domenica – (2 luglio 2017)

In due occasioni Gesù invita a prendere la propria croce e a seguirlo. La prima, che viene proclamata oggi, allorquando Gesù istruisce i discepoli che manda in missione. Dopo aver ricordato loro che saranno perseguitati, che lui non è venuto a portare pace sulla terra ma spada e che la fede in lui sopravanza l’amore per i propri cari (l’amore per i propri cari non può essere ragione sufficiente per separarsi da lui), Gesù invita: “chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me” (Mt 10,38). La seconda, in occasione della confessione di Pietro a Cesarea, quando Gesù decide di rivelare la sua prossima passione e redarguisce l’apostolo per aver pensato in termini mondani […]

XII Domenica T.O.

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo Ordinario – XII Domenica – (25 giugno 2017)

Gesù ha appena avvertito i discepoli che subiranno persecuzioni ma li invita a non aver paura. […] La paura che prendesse il discepolo nella tribolazione non equivarrebbe semplicemente alla mancanza di coraggio, ma alla mancata intimità con il suo maestro.

VIII Domenica T.O.

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo Ordinario – VIII Domenica – (26 febbraio 2017)

Quello che il salmo responsoriale proclama, a commento della straordinaria dichiarazione d’amore di Dio per il suo popolo riportata dal profeta Isaia: “Solo in Dio riposa l’anima mia” (Sal 61/62, 2), raramente è vera per noi! Per questo, l’invito di Gesù che non si possono servire due padroni, non è salutare preoccuparsi del domani, non serve affatto preoccuparsi, è piuttosto disatteso da noi, come non fosse alla nostra portata, data l’oppressione e la fatica del vivere quotidiano. Non ci accorgiamo che la soluzione sta appunto nell’aprire il cuore alla verità di quanto Gesù proclama.

VII Domenica T.O.

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo Ordinario – VII Domenica – (19 febbraio 2017)

Occorre riandare al contesto in cui il nome di Dio era stato proclamato per cogliere la portata della santità che definisce Dio nei confronti dei suoi figli e che abilita i suoi figli ad essere tali, come a Lui è gradito, per rivelare al mondo la grandezza del suo amore. Il popolo nel deserto, esasperato e impaziente, costruisce il vitello d’oro e rifiuta l’alleanza con il suo Dio che non sentiva più accanto. Quando Mosè discende dal monte e vede l’idolo eretto nell’accampamento si infuria, spezza le tavole della Legge e cade in profonda prostrazione […]