XXI Domenica T.O.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo Ordinario – XXI Domenica (25 agosto 2019)

Il Regno non si impone, non è evidente, non è scontato (cfr. Lc 17,21; Gv 14,22), soltanto i violenti se ne impadroniscono (cfr Mt 11,12), soltanto cioè coloro che alle preferenze di Dio non sostituiscono le proprie, ai pensieri di Dio non sostituiscono i propri, alla misericordia di Dio non oppongono la loro giustizia. E per questo Gesù dice: “Sforzatevi”. Acconsentite, cioè, alla forza dello Spirito.

XX Domenica T.O.

Anno liturgico C (2018-2019) – Tempo Ordinario – XX Domenica (18 agosto 2019)

In riferimento all’azione del ‘fuoco divorante’ Gesù mette in guardia contro una visione irenica della vita del discepolo: “Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione” (v. 51). Se il fuoco di Dio distrugge le divisioni nel nostro cuore, allora vuol dire che il cuore non deve più temere le altre divisioni, sebbene dolorose e non volute. Non è possibile tenere insieme tutto. E il cuore deve sentire che, per restare compatto in ciò che ha di più essenziale, non può disperdere tale compattezza in ciò che risulta meno essenziale o addirittura occasionale. È un discorso duro e non per nulla Gesù parla anche di essere venuto a portare la spada, simbolo appunto delle divisioni. Ma è inevitabile. È la legge dell’amore, del fuoco che arde dentro. L’esperienza ci farà capire fino in fondo che solo così viene salvaguardata la libertà e la gratuità dell’amore. Come a dire: la carità non equivale ad una buona intesa; è disposizione al martirio. Lo è stato per Gesù, lo sarà di noi. Ed è una legge di vita.

Assunzione della Beata Vergine Maria

Anno liturgico C (2018-2019) – Solennità e feste – Assunzione della Beata Vergine Maria – (15 agosto 2019)

In un inno anonimo del VII secolo, la prima esclamazione degli angeli nei riguardi della Vergine suona: “Ave, nutrimento della gioia degli uomini”, mentre gli antichi testi agiografici parlano della Vergine in rapporto ai fedeli come della Regina, della Madre del Signore, della loro sorella. La liturgia bizantina sottolinea il parallelo tra il parto verginale e l’assunzione gloriosa in questi termini: “Nel parto, hai conservato la verginità, con la tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre-di-Dio. Sei passata alla vita, tu che sei Madre della vita e con la tua intercessione riscatti dalla morte le anime nostre”.