Santissima Trinità 2022

Anno liturgico C (2021-2022) – Solennità e feste – Santissima Trinità – (12 giugno 2022)

Le letture di oggi aprono uno squarcio di cielo nel cuore dell’uomo. Il libro dei Proverbi descrive l’origine della Sapienza, definendola con quella straordinaria immagine che presiede alla creazione: “io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno; giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo” (Pr 8,30). Se la Sapienza è generata prima degli abissi e presiede alla creazione, allora significa che tutto di lei è intessuto e, cosa ancora più straordinaria, che tutto è finalizzato alla creazione dell’uomo, perché l’uomo può condividere la delizia di Dio nel suo amore per le sue creature. Rivelazione che verrà ripresa dal prologo di Giovanni: “tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste” (Gv 1,3).

Pentecoste 2022

Anno liturgico C (2021-2022) – Solennità e feste – Pentecoste – (5 giugno 2022)

Il fuoco, di cui si prega “Vieni, santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore”, secondo l’immagine delle lingue che compaiono sulla testa dei discepoli a Pentecoste, esprime appunto la cifra di quel colloquio, la condivisione di un segreto capace di far ardere il cuore. E collegare l’invio dello Spirito alla memoria di Gesù, che compie la volontà di bene per noi di Dio, significa ridare al cuore dell’uomo la percezione della verità del fuoco dell’amore di Dio che a lui arriva tramite Gesù. Se tale è la percezione del cuore, allora non potrà che vivere nell’onda di quell’amore e estenderlo a tutti, fino ai confini della terra. Qui si collega la responsabilità della testimonianza, che non sarà più vissuta tanto come impegno o dovere ma come sovrabbondanza: lo Spirito riempirà di Gesù i cuori fino a che tutta la sua verità risplenda e conquisti, me come tutti. La testimonianza è in funzione di uno splendore, non di un impegno!

Ascensione del Signore

Anno liturgico C (2021-2022) – Solennità e feste – Ascensione del Signore – (29 maggio 2022)

Con l’ascensione al cielo di Gesù la Chiesa professa la sua fede nel Signore risorto: in cielo è entrato l’uomo, nella sua corporeità; non solo, ma ci è entrato con i segni indelebili della sua passione, non più visti come richiamo alla cattiveria degli uomini, ma come prova dell’immensità dell’amore di Dio per gli uomini. Tanto che gli angeli, se vogliono conoscere il loro Signore nella sua immensità, hanno dovuto aspettare il suo ingresso nei cieli con i segni della passione nella sua carne. Commentando il salmo 46 (47), letto in rapporto al mistero dell’ascensione, i Padri spiegano che agli angeli viene rivelata la sapienza di Dio che si è compiuta nel Cristo, in favore degli uomini.

VI Domenica di Pasqua

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo di Pasqua – VI Domenica di Pasqua – (22 maggio 2022)

Le parole di Gesù sono la risposta alla domanda di Giuda: “Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?”. Domanda, che era stata originata dal parlare di Gesù: “Chi accoglie [letteralmente: chi ha] i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21). Ciò che aveva colpito l’apostolo Giuda era l’accenno alla manifestazione. Pensava che la manifestazione del regno si sarebbe dovuta imporre al mondo nel senso che la potenza di Dio avrebbe stabilito il suo regno vincendo tutti i nemici che fino a quel momento l’avevano avversato. Capisce però che Gesù dice altra cosa e per questo fa la domanda, che è la domanda messianica per eccellenza: come si rivelerà il regno di Dio? Come lo vedremo? Gesù collega la manifestazione del regno all’esperienza dell’amore. E l’amore, nella spiegazione di Gesù, è colto a partire da una precisa condizione.[…]