XVI Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XVI Domenica – (17 luglio 2016)

Poter avere un cuore umile e mite significa poter partecipare all’umanità di quel Figlio nella sua intimità con il Padre e poter esprimere nel proprio agire tutta l’accondiscendenza di Dio per l’uomo, radice della nostra sollecitudine per i fratelli. Così, quando nella preghiera sulle offerte, diciamo: “…e ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore giovi alla salvezza di tutti” si sottolinea lo stesso mistero: ciò che è gradito a Dio è solo ciò che porta alla salvezza di tutti.

XV Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XV Domenica – (10 luglio 2016)

Il brano di vangelo conferma l’affermazione del Deuteronomio: “Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te….Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica”. La parola del Signore, il suo comandamento è ‘vicino’ a noi. Vuol dire due cose: è accessibile a noi, non è qualcosa di complicato o assurdo o inarrivabile; nello stesso tempo, è adatto a noi, corrisponde al nostro cuore, nel senso che fa vivere il cuore, ne compie gli aneliti profondi.

XIV Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XIV Domenica – (3 luglio 2016)

[…] sarà la modalità di agire tipica del Messia, così ben espressa dalla benedizione di Gesù che segue il ritorno dei discepoli pieni di gioia alla fine della loro missione, a rivelare quanto è sconvolgente l’agire di Dio per gli uomini. Sconvolgente, per l’inenarrabile profondità del suo amore per noi. Commentando questo salmo i Padri hanno delle intuizioni potenti. Atanasio collega l’aspetto terribile dell’agire di Dio nei confronti degli uomini: “come è ineffabile la tua incarnazione!”. Agostino si fa interprete dell’invito ‘Venite’ suggerendo: “Non insultate quanti sono fuori dalla Chiesa: Dio può farli entrare”.

XIII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XIII Domenica – (26 giugno 2016)

Gesù aveva già preannunciato ai discepoli la sua passione; li aveva come consolati con l’evento della trasfigurazione, sapendo che non avrebbero retto allo scandalo della sua condanna; aveva cercato di istruirli sui misteri di Dio che con lui si compivano. Ora è venuto il momento di portare a compimento il disegno di Dio, come non sopportasse più alcuna dilazione.

XII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2015-2016) – Tempo Ordinario – XII Domenica – (19 giugno 2016)

Per Gesù, le domande nascono dalla volontà di fedeltà al Padre e nascono nella preghiera perché qui si esprime tutto il contenuto di intimità che quella volontà di fedeltà comporta. […] Gesù prende così sul serio la risposta di Pietro che svela apertamente il suo futuro di passione, che la liturgia preannuncia con il brano di Zaccaria: “Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto”.