VI Domenica di Pasqua

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo di Pasqua – VI Domenica di Pasqua – (21 maggio 2017)

Quello che è importante cogliere, in questa promessa, è l’urgenza del dono dello Spirito nel senso che Gesù ha ben presente la situazione nella quale i suoi discepoli si troveranno nel testimoniare la loro fede in lui (sono inviati al mondo e subiranno persecuzioni). Dovranno vivere quel “rimanete in me e io in voi” (Gv 15,4) nel contesto di una lotta perché l’amore di Dio prevalga e redima il mondo. Come è stato per il Maestro, così per i discepoli.

V Domenica di Pasqua

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo di Pasqua – V Domenica di Pasqua – (14 maggio 2017)

Dopo che Gesù ebbe lavato i piedi ai discepoli, Giuda se ne va. Solo dopo l’uscita di scena di Giuda, Gesù parla del comandamento nuovo e rivela: “dove vado io, voi non potete venire” (Gv 13,33). A cosa allude quel ‘dove’? I discepoli non comprendono. Intervengono allora con domande puntuali. Il primo a esporsi è Pietro: “Signore dove vai? … Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la vita per te!” (Gv 13,36-37). Rispondendogli, Gesù non gli preannuncia semplicemente il tradimento, ma dice anche altro. Gesù non può accettare che Pietro dia la vita per lui. Sarà Gesù a dare la vita perché l’amore del Padre per gli uomini sia noto a tutti gli uomini.

IV Domenica di Pasqua

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo di Pasqua – IV Domenica di Pasqua – (7 maggio 2017)

Le parole di Gesù seguono la vicenda della guarigione del cieco nato con l’allontanamento di questi da parte dei farisei e del suo incontro con Gesù. È in questo contesto che Gesù applica a sé l’immagine del pastore, in contrapposizione a coloro che si ritengono pastori. Solo Dio però è il pastore di Israele; solo lui guida il suo popolo perché se l’è scelto, l’ha posto in essere, gli testimonia il suo amore di predilezione e ne esige la santità corrispondente. Ogni altro che ambisce a pascere Israele a titolo proprio è ladro e brigante.

III Domenica di Pasqua

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo di Pasqua – III Domenica di Pasqua – (30 aprile 2017)

Quando le donne si recano al sepolcro il mattino di Pasqua e non trovano il corpo di Gesù, di loro leggiamo: “mentre si domandavano che senso avesse tutto questo …”. In greco il loro stato d’animo è espresso con un verbo solo, che può essere reso con ‘mentre si trovavano senza via di uscita’. È esattamente il medesimo stato d’animo che alberga nei due discepoli di Emmaus, quando di loro stessi dicono al pellegrino che si è accompagnato a loro lungo il cammino: “speravamo” (“noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele”). Vale a dire: sono venute meno le nostre speranze […]

II Domenica di Pasqua

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo di Pasqua – II Domenica di Pasqua – (23 aprile 2017)

Quando gli apostoli ‘vedono’ Gesù risorto non significa che hanno ‘visioni’, ma più concretamente che ‘il Signore si fece vedere’, cioè sperimentano degli incontri. Ma come un cuore può aprirsi all’incontro se già non tende a colui che desidera vedere? Per questo, nella proclamazione di fede della chiesa nella risurrezione sempre si aggiunge ‘secondo le Scritture’. Gesù è risorto, secondo le Scritture; Gesù risorto apre la mente all’intelligenza delle Scritture.