Ss. Cuore di Gesù

Anno liturgico A (2016-2017) – Solennità e feste – Ss. Cuore di Gesù – (23 giugno 2017)

Molti testi della liturgia di oggi possono illustrare emblematicamente l’immagine del cuore di Gesù, spalancato sul mondo, che la ferita del colpo di lancia del soldato al calvario lascia intravedere. “Di generazione in generazione durano i pensieri del suo cuore”, canta l’antifona di ingresso, riprendendo il salmo 32: “Ma il disegno [consiglio] del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni” (Sal 32,11).

Corpus Domini

Anno liturgico A (2016-2017) – Solennità e feste – Corpus Domini – (18 giugno 2017)

Quando s. Agostino si domanda quale sia la virtù specifica dell’Eucarestia, non può che rispondere: “La virtù propria di questo nutrimento è quella di produrre l’unità, affinché, ridotti ad essere il corpo di Cristo, divenuti sue membra, siamo ciò che riceviamo”. In effetti, quando ci accostiamo alla comunione eucaristica, l’amen che il fedele risponde non significa: sì, credo che quel pezzo di pane è il corpo di Cristo, ma, più in verità: sì, so che faccio parte di quel corpo e accetto di vivere come un corpo solo!

Santissima Trinità

Anno liturgico A (2016-2017) – Solennità e feste – Santissima Trinità – (11 giugno 2017)

Proclamare Dio come Trinità di Persone significa riconoscere che di Dio null’altro possiamo conoscere che il suo amore per noi. E colui che di quell’amore è il Testimone per eccellenza è quel Figlio inviato a patire, morire e risorgere perché quella conoscenza diventi la radice di vita che alimenta i nostri cuori. Perché questo è il mistero: proclamare l’amore di Dio per noi significa attingere alle radici della vita.

Pentecoste

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo di Pasqua – Pentecoste – (4 giugno 2017)

L’immagine delle lingue si riferisce al fatto di parlare la lingua del cuore, la lingua della comunione, che corrisponde all’azione dello Spirito Santo nella chiesa: fare di tutti un cuor solo e un’anima sola, come del resto domandiamo in ogni liturgia eucaristica con l’invocazione dello Spirito. Ciò corrisponde al volere di Dio, quel volere che Gesù ha onorato fino in fondo nella sua umanità, custodendo l’intimità di unione con il Padre e la solidarietà con gli uomini nel suo amore per loro proprio accettando di custodire l’amore nella sua passione e morte. L’immagine del fuoco si riferisce invece al fatto che la lingua della comunione può provenire solo dall’amore che divora il cuore […]

Ascensione del Signore

Anno liturgico A (2016-2017) – Tempo di Pasqua – Ascensione del Signore – (28 maggio 2017)

Cielo è il cuore dove Dio è adorato in tutta la sua gloria e la sua gloria è l’amore per gli uomini che in Gesù, morto e risorto, risplende e che il suo Spirito ci partecipa perché possiamo conoscere il Padre nel suo immenso amore per noi. Così, vedere Gesù asceso al cielo significa vedere compiersi l’umanità nella gloria dell’amore, amore che è la vita di Gesù che viene a noi e agisce dal di dentro dei nostri cuori, riempiendo ogni spazio in modo da far risplendere la presenza di Dio.