XIX Domenica T.O.

Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo Ordinario – XIX Domenica (11 agosto 2024)

L’uomo, benché desideri la vita, ha paura a viverla. L’uomo fa difficoltà a cogliere e accogliere i segreti di Dio. Possiamo leggere in questa ottica il brano evangelico di oggi. Davanti all’offerta di un pane speciale da parte di Gesù, tutti chiedono: ‘dacci allora questo pane!’. Come la samaritana al pozzo, quando Gesù le parla di un’acqua speciale, chiede di averla. Forse, la richiesta, qui come là, nasconde una punta di ironia: sarebbe bello avere l’acqua, avere il pane, in modo da non avere più sete o fame, in modo da non fare più fatica, ma così non è. Chi promette questo non ci sta illudendo? Tuttavia, il desiderio del cuore è pur sempre quello e resta profondamente vero: il cuore cerca davvero un’acqua e un pane speciali, che ristorino, che rigenerino, che fortifichino, che facciano gustare la vita.

XVIII Domenica T.O.

Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo Ordinario – XVIII Domenica (4 agosto 2024)

Gesù si presenta come il ‘Pane disceso dal cielo’, quindi come cibo. Ora, il cibo è in rapporto alla vita, e il passo da tenere bene a mente è l’affermazione solenne del prologo del vangelo: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” (Gv 1,4). Quando Gesù si definisce pane è a questa rivelazione che si riferisce. A sottolinearne l’assolutezza, Gesù ritorna al suo battesimo al Giordano quando si aprono i cieli e ode la voce del Padre: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento» (Mt 3,17). L’aspetto straordinario dell’allusione è dato dal fatto che viene riportata con gli stessi termini della sposa in Cant 8,6: “Mettimi come sigillo sul tuo cuore”. La relazione a cui si allude è una relazione di intimità di amore sconfinato. Presentandosi come ‘cibo per la vita eterna’, Gesù allude a quella relazione a noi partecipata perché è lui che fa conoscere il Padre nel suo amore per noi, è lui a introdurci nella sua stessa intimità con il Padre.