Feb 23, 2024 | Tempo Quaresima 2023-2024
Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo di Quaresima – II Domenica (25 febbraio 2024)
[…] la gloria che la liturgia declina non si riferisce alla bellezza del volto di Gesù, ma all’amore del Padre che in lui rifulge e dalla cui sorgente deriva tutto lo splendore che si manifesta nella persona di Gesù. Da una parte, è come se gli occhi umani fossero resi capaci di vedere l’oltre della figura di Gesù, quell’oltre che pesca nella incommensurabile bellezza e profondità divina, a noi nascosta, ma per noi vitale. Dall’altra, nulla si svolge secondo la nostra immaginazione. Se i pittori di icone non si fossero sprofondati nella contemplazione del brano evangelico, non avrebbero mai dipinto la scena con i discepoli atterrati, come scaraventati a terra, spaventati, di fronte a un Gesù splendente di luce che fuoriesce dalle profondità divine e che bagna con la sua luce tutto il mondo.
Feb 16, 2024 | Tempo Quaresima 2023-2024
Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo di Quaresima – I Domenica (18 febbraio 2024)
Gesù è appena stato battezzato, e subito viene come trascinato nel deserto. È appena stato indicato come colui nel quale il Padre si compiace e subito è sottoposto alla tentazione del diavolo. Marco non racconta il contenuto delle tentazioni come Luca e Matteo; ne indica semplicemente l’evento. Due sono le cose da notare. Prima, il fatto della tentazione. Gesù è ricolmo di Spirito Santo e subisce la tentazione. Possiamo pensare: in discussione non è messa la sua potenza, ma la modalità con cui si esprimerà. La sua vittoria non avrà nulla di mondano, come il tentatore sembra suggerirgli per realizzare la sua missione, bensì si rivelerà nella debolezza e nella follia della croce. In tal senso, l’annotazione che stava con le bestie selvatiche e che gli angeli lo servivano, allude alla ritrovata armonia della creazione come era uscita dalle mani di Dio.
Feb 10, 2024 | Tempo Ordinario 2023-2024
Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo Ordinario – VI Domenica (11 febbraio 2024)
“Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia …” (Is 53,2-3). Sono le parole confacenti a un lebbroso. Il Signore si è addossato i nostri mali da portarne tutto l’orrore, come un lebbroso. Nel descrivere il tormento a cui sarà sottoposto il Servo di Jahvé (Is 53,4) il profeta ne parla come di un uomo ‘colpito (dalla lebbra)’, tanto che si era anche diffusa la tradizione del Messia lebbroso (è riportata nel Talmud, bSan 98 b). Gesù morirà fuori dalla porta della città come un lebbroso, un maledetto. E sembra che la finale del brano odierno, con Gesù che se ne deve stare fuori da città e villaggi, richiami appunto la stessa condizione del lebbroso, proprio di colui che si è addossato le nostre infermità.
Feb 2, 2024 | Tempo Ordinario 2023-2024
Anno liturgico B (2023-2024) – Tempo Ordinario – V Domenica (4 febbraio 2024)
“Andiamocene altrove … per questo infatti sono venuto”. L’inquietudine di arrivare a tutti nasconde anche l’inquietudine di arrivare a Gerusalemme, dove quella volontà di salvezza si compirà in tutto il suo splendore. I suoi ‘miracoli’ annunciano l’Inviato che fa entrare nel regno, nella ritrovata alleanza con il Dio della salvezza. In quell’ansia di Gesù, nel suo doppio significato di raggiungere tutti e che tutto il suo segreto si sveli, sta racchiusa l’urgenza della missione della chiesa in tutti i tempi.
Ciò mi induce a credere che la preghiera ha a che fare, anzitutto, con il desiderio di comunione con gli uomini da parte di Dio, prima ancora che essere espressione del desiderio degli uomini di stare in compagnia di Dio. Se non percepissimo l’eco di quel desiderio di Dio, potremmo mai pregare davvero? Il fatto che Gesù si ritiri da solo a pregare esprime proprio l’immensità del desiderio di Dio per l’uomo…