XXXII Domenica T.O.

Anno liturgico C (2021-2022) – Tempo Ordinario – XXXII Domenica (6 novembre 2022)

Sembra che l’ultimo sigillo all’insegnamento di Gesù sia la formulazione di Dio come Dio dei vivi, Dio della vita, Dio della vita abbondante. Nel vangelo di Giovanni questa verità è sottolineata molte volte, fin dal prologo, dove i termini Logos, Dio, Vita Luce, si equivalgono. In particolare, la vita, che da Dio proviene e che costituisce la sua caratteristica precipua, è la realtà del suo amore infinito. Tanto che Paolo, quando invita a diventare coeredi di Cristo, si riferisce al Risorto, al Vivente, sul quale la morte non ha più potere. E la vita è concepita in termini di amore splendente, di amore sconfinato. Cosa che Origene, nel suo commento a Giosuè, commenta in riferimento a noi: “Magari venisse concessa anche a me l’eredità di Abramo, Isacco, Giacobbe e divenisse mio il mio Dio allo stesso modo che è diventato Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, in Cristo Gesù, Signore nostro”.