Il male imperversa. Il dolore innocente apparentemente non ha risposta. Ma anche Cristo è disceso agli inferi, per poi risorgere. Dialogo con L. Zak.
Le ripetute notizie dei massacri di civili inermi a Bucha e in altre città ucraine suscitano dolore e raccapriccio. Lo sdegno e la condanna nel mondo sono unanimi. Siamo di fronte all’impotenza dell’Onu, alle difficoltà che incontra la Croce Rossa per i corridoi umanitari e alla sofferenza del popolo ucraino, il quale subisce un’ingiusta aggressione che non si sa quando avrà termine.
La lotta per la libertà del popolo ucraino che esercita il suo diritto alla sovranità statuale si scontra con l’ostilità ininterrotta e crescente della Russia. La diplomazia internazionale non riesce a imbastire trame positive, mentre crescono i rischi a tutti i livelli. L’ideologia del Russkij mir (mondo russo) sembra impenetrabile alla voce dell’Altro. Un periodo drammatico in cui ci troviamo a vivere la Pasqua. Ne parliamo con Lubomir Žák, professore nella Palacky University di Olomouc (Cechia), già ordinario alla Pontificia Università Lateranense, specialista di filosofia russa e di teologia luterana.
Ecco il link all’intervista completa: