Incontro con i Gruppi della Parola delle Parrocchie di Castelfranco Veneto (TV)

tenuto da p. Elia Citterio

8 gennaio 2018


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0. “Abitare”: la sua bellezza e le sue esigenze per una dimensione di vita aperta al mondo. a) I confini: se l’uomo non sa riconoscere i suoi confini non si muove agevolmente. Gen 12,1.3. La vocazione di Abramo. Non “vattene”, ma “vai a te stesso”: esodo e ritorno.

12′. Sap 16,20-21; Nm 11. La felicità dell’uomo passa dall’accettazione del suo luogo, fosse pure il deserto.

18′. Tutta la dimensione della fede non gioca per cambiare le cose, gioca per renderci noi liberi dalle cose, senza subirle. Avere sempre fretta (tempo); essere inquieti (luogo). Non sognare di essere altrove né diversi per coltivare la vocazione all’umanità.

23′. b) Scoprire “dove” abitare e nello stesso tempo “come” essere abitati. “Maestro dove dimori” è la prima domanda che i discepoli pongono a Gesù. Tutto il Vangelo è un continuo racconto dell’andare a vedere fino all’ultima cena in cui Gesù dice che è nel seno del Padre.

32′. Le domande dei quattro apostoli in Gv 13-14 vanno lette insieme.

33′. Pietro.

40′. Tommaso.

45′. Filippo.

52′. Giuda.

54′. Il “dove” di Gesù è un qualcosa che ci riguarda perché noi siamo dentro lo stesso movimento.

57′. Mt 10 “nulla vi è di nascosto che non sarà svelato”. L’amore di Dio non riguarda gli uni o gli altri, ma gli uni per gli altri. il martire è all’opposto dell’eroe.

1.04′. Per avere la fierezza di credere bisogna abitare in un certo “luogo”; senza “casa” non si riesce.